EA Sports ha annunciato la presenza di oltre 200 nuovi face scan per la Liga spagnola: si tratta di una novità che farà felici tanti appasionati di questo videogame che vedranno così finalmente riprodotti alla perfezione alcuni dei loro beniamini.
Per coloro che sono curiosi e vogliono sapere come vengono effettuate tali operazioni ecco un’intervista pubblicata da Electronic Arts ai tecnici che si occupano degli headscan!
In FIFA 19, nuovi campioni crescono, si realizzano sogni e nascono leggende nella UEFA Champions League. Per restare fedeli al gioco più popolare del mondo, lo specialista in acquisizione Sam Mynott e lo specialista in sistemi di motion capture Paul Boulet di EA Vancouver viaggiano in tutto il mondo, ricreando le fattezze di molte delle principali stelle del calcio attuali. Scopri maggiori informazioni su di loro e sul loro lavoro per l’EA Motion Capture Studio.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-22
Per iniziare, potete dirci qualcosa su di voi?
Paul: mi chiamo Paul Boulet e lavoro in Electronic Arts da quattro anni. Ho studiato modellazione 3D e animazione post-secondaria. Studi che mi hanno portato a trovare un lavoro in EA nel Motion Capture Studio.
Sam: mi chiamo Sam Mynott e lavoro nel Motion Capture Studio dal 2006.
“Dobbiamo allestire e smontare così tanta roba, che efficienza e lavoro di squadra sono indispensabili.”
Sam Mynott, specialista in acquisizione
Che cosa vi ha portato a lavorare su FIFA, scansionando i migliori calciatori al mondo?
Paul: ho avuto abbastanza fortuna e sono stato assunto come assistente al motion capture, poco dopo aver finito gli studi. All’inizio era un contratto a breve termine, ma ho dato il massimo facendo una buona impressione alla squadra, tanto che poi mi ha assunto.
Sam: nel 2006, studiavo programmazione televisiva e progettavo di lavorare come editor video o nella produzione cinematografica. Ho trovato l’offerta di lavoro su Craigslist, ho inviato la mia candidatura e mi hanno convocato per un colloquio. Tutto ciò che so su motion capture e scansione 3D, l’ho imparato lavorando.
Il vostro lavoro comporta molti viaggi e vi consente di visitare molte grandi squadre in tutto il mondo per effettuare una scansione dei loro giocatori. Come ci si sente a essere in giro per così tanto tempo?
Sam: ho viaggiato così tanto per lavoro che ci sono quasi abituato. L’anno scorso, sia io che Paul abbiamo trascorso più di quattro mesi in giro. Può diventare molto tempo lontano da casa, ma ci ha permesso di vedere diversi paesi in un modo che altrimenti non avremmo potuto fare.
“La cosa più importante è una buona conoscenza fotografica e una certa familiarità con il software di scansione, che consentono di capire i requisiti delle immagini per creare una scansione di qualità.”
Paul Boulet, specialista in sistemi di motion capture
Potete descriverci come funziona esattamente la tecnologia di scansione del volto?
Paul: la tecnologia di scansione del volto usa un processo chiamato fotogrammetria, che in pratica crea una mappa del volto di una persona usando delle fotografie. Dopo aver scattato tutte le foto necessarie, la squadra qui a Vancouver inizia il processo di creazione del volto di ogni giocatore. Le immagini vengono elaborate tramite alcuni programmi speciali, che analizzano ogni singola immagine, consentendo al software di rilevare i cosiddetti “identificatori unici”, dettagli come lentiggini o pori della pelle. Una volta confrontate tutte queste immagini, il software crea una mappa del volto dei giocatori. Usando gli identificatori unici e tale mappa, viene creata una rappresentazione in 3D.
Ogni scansione del volto va ai grafici che la migliorano, in quanto generalmente le prime scansioni sono un po’ approssimative. I grafici armonizzano le parti grezze di ogni scansione e successivamente, usando le immagini originali dei calciatori come riferimento, completano la modellazione e l’applicazione delle texture per assicurarsi che i volti in 3D siano i più autentici possibili.
Servono capacità speciali per effettuare le scansioni?
Paul: la cosa più importante è una buona conoscenza fotografica e una certa familiarità con il software di scansione, che consentono di capire i requisiti delle immagini per creare una scansione di qualità.
Sam: la conoscenza delle macchine fotografiche e del software di scansione proprietario che usiamo è molto importante. Ma ovviamente la necessaria conoscenza più profonda della nostra configurazione e dei cicli di lavoro viene solo con l’esperienza. Anche l’attenzione ai dettagli è davvero importante, in quanto il puntamento della fotocamera è molto limitato e la profondità di campo è estremamente bassa. Dobbiamo allestire e smontare così tanta roba, che efficienza e lavoro di squadra sono indispensabili.
Avete molte attrezzature da trasportare per ogni squadra?
Paul: certo! Ci sono undici valigie con preziose attrezzature, per un totale di circa 250 chili di equipaggiamenti. Tra cui fotocamere, mini PC, le parti in metallo della piattaforma, luci e supporti…
Entrambi lavorate insieme in questo campo da diversi anni. Da quando avete iniziato, quali miglioramenti sono stati apportati al processo di scansione?
Sam: la piattaforma è stata rimpicciolita e le fotocamere e il software di cattura sono stati decisamente migliorati. Negli anni precedenti, la piattaforma era un impianto fotografico a 360 gradi all’interno di una tenda, con luci esterne per creare un’illuminazione morbida e diffusa. Ora usiamo una piattaforma di 180 gradi, senza tenda e con luci più piccole. L’illuminazione polarizzata ha migliorato la qualità delle scansioni e il modo in cui interagiscono con l’illuminazione del motore di gioco. Ci sono stati nuovi sviluppi nelle operazioni che hanno ridotto ulteriormente la quantità di attrezzature, il che ha permesso di lavorare con più squadre in meno tempo e con meno sforzo da parte dell’operatore.
In che modo il vostro lavoro di scansione dei volti ha migliorato i giochi della serie FIFA?
Paul: l’aspetto più importante delle scansioni del volto è portare più realismo e immersione nel gioco. Dubito che qualcuno voglia giocare a un gioco con i propri calciatori preferiti se questi non assomigliano per niente alle proprie controparti reali.
Durante il vostro lavoro, siete riusciti a fare una scansione del vostro giocatore preferito?
Sam: essendo canadese, il mio sport preferito è l’hockey, quindi sono solo un tifoso di calcio occasionale. Comunque è sempre fantastico incontrare i calciatori, anche perché di solito sono sempre molto entusiasti di essere scansionati, visto che molti di loro giocano a FIFA.
Come ci si sente a lavorare con calciatori professionisti, considerando che molti di loro giocano a FIFA e conoscono molto bene il gioco? Questo aspetto vi ha messo più pressione?
Paul: è davvero fantastico lavorare con i calciatori, perché quasi tutti giocano a FIFA, ma solo pochi di loro ci chiedono informazioni sul proprio volto e le proprie statistiche nel gioco. Nel complesso, sono tutti felici di sottoporsi al processo, ovvero effettuare la scansione del proprio volto per il gioco.
Sam: è fantastico lavorare con i calciatori e sono molto rispettosi. Molti di loro giocano a FIFA e di solito sono davvero entusiasti nel farlo, cosa che ci semplifica il lavoro. Siamo solo una piccola parte di una squadra davvero grande, perciò non penso che ci metta più pressione.
Dopo così tanto tempo in viaggio, che cosa non vedete l’ora di fare quando tornate a casa in Canada?
Paul: dormire nel mio letto e vedere la mia famiglia e i miei amici. Nessun posto è come la propria casa.
Sam: mangiare un buon pasto fatto in casa e dormire nel mio letto.