Durante un intervista con il sito FUT Weekly Podcast Samuel Rivera, Lead Gameplay Producer di Fifa ha affrontato alcuni argomenti spesso dibattuti parlando in particolar modo di scripting (o momentum che dir si voglia), della statistiche denominata “Composure” (traducibile in italiano con freddezza) e delle presunte differenze di gameplay fra FUT e le altre modalità.
Che cos’è la composure (“freddezza”)?
Lo scorso anno fra le varie statistiche in-game che contraddistinguono i giocatori in FUT ne è apparsa un’altra, decisamente particolare rispetto alle altre, denominata, nella versione originale, composure termine che italiano è stato tradotto con freddezza.
Ciò che rende differente la composure rispetto alle altre è il fatto che tale statistica è fissa per ciascun giocatore e non varia e non si incrementa nelle varie versioni in-form che egli può ricevere nel corso della stagione (in FIFA 19 invece non c’è più questa differenza)
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Ultimo aggiornamento 2024-11-24
Finalmente nell’intervista è stato svelato esattamente il significato di tale parametro ed indicato il modo in cui esso incide sul comportamento del giocatore.
La composure rappresenta in un certo modo la “distanza” al di sotto della quale il giocatore inizia a sentire su di se la pressione degli avversari ed è più propenso a commettere errori (più elevato il valore, minore è la distanza): è un parametro in qualche modo anche legato all’esperienza dei giocatori e non è un caso il fatto che le leggende abbiano un valore elevato (superiore ad 80 nella maggior parte dei casi), mentre calciatori che anche nella vita reale sono più soggetti alle pressioni esterne (si veda Mario Balotelli) lo abbiano decisamente più basso (64 nel caso specifico dell’attaccante del Nizza)
Tutta la verità sul “momentum”
Sicuramente l’argomento più scottante trattato è quello relativo al cosiddetto “momentum”. Queste sono state le parole di Rivera:
“Non c’è assolutamente niente di tutto questo nel gioco. Ho sentito nel corso di questi anni tante teorie diverse. Ve lo assicuro non ne abbiamo nessuna ragione. Perchè dovremmo favorire qualcuno? Non avrebbe alcun senso per noi. Lo stiamo dicendo da anni che non c’è assolutamente nulla di tutto questo”
L’intervistatore ha poi proseguito sottolineando il fatto che molti citano come “prova dell’esistenza” dello scripting/momentum i gol subiti al 45° oppure al 90°
Anche qui Rivera ha affermato, dopo aver anche illustrato il modo in cui viene “calcolato” il tempo di recupero nelle partite, che non c’è nulla di predeterminato e che nel gioco si prova a ricreare nel miglior modo possibile quello che accade nella realtà: non è raro, anche nelle partite reali quando la squadra è in parità, o in vantaggio con il minimo scarto, che questa risenta maggiormente della pressione (ricordiamoci sempre della “composure” citata in precedenza..) e quindi le probabilità di commettere qualche errore in più diventino leggermente più elevate (e questo vale sia per i giocatori all’interno del gioco che per chi ha in mano il controller…)
Differenze nel gameplay su FUT
Il terzo argomento toccato è quello relativo alle differenze nel gameplay fra FUT e le altre modalità. Rivera ha sottolineato che anche in questo caso si tratta di “falsi miti” e che non ci sono sostanziali differenze nel gameplay ma, ovviamente in FUT le statistiche in game dei calciatori vengono influenzate dall’intesa e dagli stili intesa e che per questo, ovviamente, un giocatore su FUT si comporterà in maniera differente rispetto allo stesso giocatore nelle partite testa a testa o nella carriera allenatore.
Potete ascoltare l’intervista completa (in inglese) sul sito FUTWeeklyPodcast